Monte-Carlo. Il 10 dicembre ho partecipato a Monte-Carlo al Gran Gala del Club dei Cento Ambasciatori del Principato di Monaco alla presenza del Principe Albert II, l’Ambasciatore di Monaco in Italia Robert Fillon, il direttore della Direzione del Turismo di Monaco Guillaume Rose e degli Ambasciatori del Turismo del Club fondato da Gianmarco Albani, già direttore della Direzione del Turismo del Principato di Monaco.
La missione del Club consiste nella promozione del Principato e nella organizzazione di iniziative tese a rafforzare le relazioni con l’Italia. In quest’ottica, il Club, inizialmente nato (nel 2014) con l’elezione dei suoi membri nel mondo degli affari, è stato esteso ai rappresentanti del mondo della cultura e della ricerca.Gli Ambasciatori sono scelti dal Console o dal Capo Progetto del Territorio di Appartenenza e sono principalmente degli opinion leader ovvero – come ha specificato la Console del Principato a Venezia Anna Licia Balzan Moretti Polegato – persone che per il loro settore di attività e per il loro prestigio possono parlare del Principato, promuovendone le attrazioni e favorendo scambi e relazioni.
L’incontro di dicembre è iniziato con un tavolo di lavoro in cui il presidente dell’Associazione degli imprenditori italiani nel Principato, Niccolò Caissotti di Chiusano, e il direttore della rivista Monaco-Imprese hanno spiegato l’importanza delle iniziative volte a indentificare soggetti di riferimenti per chi intende fare impresa a Monaco. Con piglio pratico, la Console Anna Licia Balzan, moglie del fondatore della Geox Mario Moretti Polegato, ha invitato tutti all’azione “Per cambiare le cose, bisogna fare, fare, fare”.
A un welcome cocktail alla presenza del Principe, è seguito il Gala durante il quale hanno sfilato otto Case di moda italiane e si sono esibiti diversi cantanti tra i quali Emma Morton. La mattina della domenica, durante la colazione alla Sal de mer davanti alle pareti di vetro affacciate sull’acqua dell’hotel Fairmont, c’è stata la premiazione del torneo di Golf del Club a cui è seguito un brunch nella sontuosa Salle Belle Epoque dell’Hotel Hermitage.