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Laboratori di scrittura rituale
La potenza della sacralità femminile può curare l’anima umana, racconta Jodorowsky in Il Maestro e le maghe. Ma come si risveglia la sacralità femminile e la coscienza del proprio stato divino?
Il mio lavoro divulgativo si basa su un approccio che mette in equilibrio mente e cuore e unisce divulgazione di conoscenza e sperimentazione pratica per realizzare questo risveglio lavorando in armonia tra lo stato mentale e quello intuitivo e ritrovare l’equilibrio tra il maschile e il femminile che sono dentro ciascuna/o di noi.
Sulla base di un lungo studio che ho basato sull’approccio dell’antropologia concettuale, ho approfondito quella branca di storia che ho chiamato “Storia della sacralità femminile” che divulgo con un progetto che ho sviluppato all’Università di Cagliari, insegnandolo come docente alla sede di Sassari della Scuola di Arteterapia di Assisi e attraverso delle conferenze esperienziali di divulgazione storica emozionale dove la conoscenza diventa mezzo per apprendere strumenti e tecniche del passato per capire il nostro presente e costruire il futuro all’insegna del ben-essere individuale e sociale.
La scrittura rituale® è un approccio unico alla scrittura in forma ritualizzata con un metodo che usa la scrittura come rito iniziatico e trasformativo per la riconnessione con la propria guida interiore per la propria realizzazione. Mutuando da antiche tecniche e tradizioni e basandosi su una tecnica di maieutica, la scrittura viene usata come base di atti meditativi con effetto trasformativo capaci di agire sull’inconscio cambiando paradigmi mentali e agevolando l’armonia, l’equilibrio e il benessere. La scrittura rituale è un’esperienza suggestiva e profonda che si basa sul potere delle parole e su atti psicomagici per trasformare i blocchi e le autolimitazioni alla propria realizzazione e nutrirsi con parole capaci di alimentarla creando una nuova narrazione del possibile, nutrire i propri intenti, raggiungere obiettivi e rinascere.
La parola crea. Non a caso Abracadabra in aramaico significa “creo come parlo” ed esplica il potere che hanno le parole di condizionare la nostra mente e il mondo in cui viviamo. La parola è una porta nello stato di coscienza di chi l’ha generata, ma anche una porta con cui chi la genera può aprirsi al mondo.
Le parole che diciamo, quelle che sentiamo e anche quelle che pensiamo costruiscono il nostro mondo e i confini entro i quali agiamo. In questa narrazione del mondo che facciamo e che subiamo, le parole spesso rappresentano barriere architettoniche mentali con cui autolimitiamo la nostra dimensione del possibile.
Cosa possiamo fare per abbattere queste barriere? in America la medicina narrativa è già materia di studio universitario. In quest’ottica, la scrittura può diventare un potente strumento di consapevolezza e di connessione con la vita che vogliamo realizzare. Accompagnata da pratiche meditative e rituali, la scrittura può infatti diventare un vero e proprio rito iniziatico e trasformativo per cambiare paradigmi e migliorare il rapporto con noi stesse/i e col mondo.
Il laboratorio ha la finalità di superare barriere mentali limitanti basate sulle parole e, lavorando sulle parole, ricostruire i propri orizzonti mentali aiutati da tecniche rituali e strumenti meditativi profondi
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